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Uno spettacolo che parla del quotidiano, del nostro quotidiano.
Siamo medici e ci ritroviamo a fare i turni in biblioteca,
siamo archeologi e facciamo le baby sitter,
siamo laureati in letteratura e diamo lezioni private di italiano,
siamo attori e facciamo i camerieri.
Mise en Place nasce dalla necessità di raccontare questi anni che ci hanno visti divisi tra il dover sopravvivere e il voler crescere artisticamente come attori, autori di un nostro modo di pensare la scena e il teatro. Lo spettacolo si sta sviluppando attorno ai quindici minuti con cui, a luglio 2014, abbiamo vinto il concorso di corti teatrali del Teatro lo Spaziodi Roma. Il premio consiste nell'inserimento dello spettacolo completo all'interno della stagione 2014/2015 (il cartellone prevede, tra gli altri, Roberto Herlitzka e Ulderico Pesce)
di Daniele Amendola e Pietro Pace
con Pietro Pace
con la collaborazione di Valentina Morini
Siamo partiti dal lavoro di un cameriere, per cercare di trovare in qualcosa di “contemporaneo” domande più grandi, più profonde, che riguardino l’essere umano sempre, fuori dal tempo e dal contesto.
Lavoriamo per mantenerci a galla, ma non troviamo corsie libere per nuotare, e come rane saltiamo da una parte all’altra aspettando di essere trasformati in principi azzurri. Così cominciamo a capire quali compromessi e quali rinunce facciamo per scendere a patti con una realtà irreversibile: da una parte il mondo concreto che ti fa sudare e guadagnare e dall’altra quel mondo invisibile chiamato arte o più ingenuamente sogni.
Ci siamo interrogati su cosa è per noi oggi “esistenziale” e cosa ci muove verso i grandi temi della vita.e come tradurre tutto questo in linguaggio scenico.
Chiediamo a chiunque voglia sostenerci di lanciare una “mancia” in questo Cappello virtuale…
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