Una campagna di
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Progetto di social-funding a partire da ORIZZONTI VERTICALI – Festival di Teatro, Musica, Danza, Performance e Incontri, in coproduzione con Compagnia Giardino Chiuso e Fondazione Fabbrica Europa con approdo a SCENASTA luglio 2019.
Carlo Quartucci e Carla Tatò lasciano alle loro spalle il crowdfunding e si avviano all’invenzione tappa per tappa di una drammaturgia di interazione fra attori e spettatori e la nuova platea della rete: un social funding teatrale. Un viaggio in continuum in cui gli artisti offrono Depositi e Lasciti, memorie della loro intera Opera-Vita, a coloro che lo scelgono. Un viaggio virtuale nella rete e, parallelamente, in palchi e platee di fatto, trasformati in atti di incontro e di scambio.
La prima tappa sarà San Gimignano, al Festival ORIZZONTI VERTICALI 2018. Altre tappe seguiranno con Carlo Quartucci e Carta Tatò in un ricco calendario italiano ed internazionale lungo un anno, comunicato tappa per tappa attraverso la rete.
VIAGGIO A SCENASTA è iniziato con Camion, il Progetto Genazzano, la Zattera di Babele, Le Giornate delle Arti di Erice, La Favola dell’Usignolo in Europa e Teatr’Arteria a Fontana di Trevi nel cuore pulsante di Roma; è andato in Europa e nel mondo e tornerà insieme con ORIZZONTI VERTICALI nel luglio 2019 a San Gimignano con una Trilogia: IL CERCHIO D’ORO DEL POTERE, BLOW UP PENTESILEA, SENZA TITOLO IN SCENA con TEATR’ARTERIA. Per concludersi poi a Torino, Amsterdam, Roma, Berlino... con l’evento catartico SCENASTA, la prima asta scenica agita da Carlo Quartucci e Carla Tatò, come un’azione attoriale con Deposito e Lascito d’amore e memoria per lo spettatore e per il follower.
Asta scenica di Opere istantanee ed uniche di grandi artisti contemporanei che hanno dialogato drammaturgicamente con il teatro di Quartucci e Tatò nel vivo del pensiero artistico che si fa Opera- Scena: Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Daniel Buren, Lawrence Wiener, Per Kirkeby, Luciano Fabro, Mario Merz, Jan Dibbets, Hermann Nitsch, Jorg Immendorff, Markus Lupertz, David Salle, Enzo Cucchi , Gregorio Botta, Mimmo Paladino …”
E le Esposizioni in Esibizioni e Viaggi drammaturgici di Rudi H.Fuchs, Renè Block e Pierre Bal-Blanc.
tu sai che lavoriamo da tre anni a costruire VIAGGIO A SCENASTA, venendo da altre costruzioni Europee felici e anticipatrici, sostenuti dall'Unione Europea con le città di Parigi, Kassel, Copenaghen, Berlino, Amsterdam, Roma, e le regioni Lazio e Sicilia... Incluso l'inizio dell'esplorazione Viaggio a Chisciotte, dai territori della Provincia di Roma all'Europa (2002-2005).
Tu sai che dopo due anni, nel dicembre 2007, abbiamo inaugurato Teatr'Arteria come edificio scenico con PEZZI D'OCCASIONE – Beckett, Kounellis, Quartucci, Tatò.
Tu sai anche, che lungo il 2008, le radici del futuro hanno preso corpo nelle progettazioni messe a fuoco su carta, allestite nell' Armeria di Jannis Kounellis a Teatr'Arteria in quel Vai e vieni con Don Chisciotte nella Mancha... fino al brindisi di fine d'anno all'ultima invenzione: la Porta/Teatro di Teatr'Arteria. Una Porta/Teatro che per sei mesi ha evocato molte drammaturgie, artisti, spettacoli, musiche, rappresentazioni...
“La realta' e' un teatro di posa continuamente smontato e noi ci muoviamo in esso come Don Chisciotte nella Mancha..”.
Così è stato.
E adesso, per tutto il 2018/2019 : “ Noi abbiamo una tragedia in mente …”. Una tragedia “felice” in tre Atti, Intermezzi, Prologo ed Epilogo con Teatrarteria.
Un grande viaggio ti aspetta per tutto il 20018/2019 in questa Mancha d’Europa. Un viaggio di opere, di teatro, di arte, di musica, di festa, di poesia e di saggezza civile.
adesso, forti di tanto lavoro e avventure di una vita, ti invitiamo a questo viaggio. Il socialfunding teatrale è parte della drammaturgia del viaggio ma ci teniamo a dirti che quanto raccolto sarà finalizzato a sostenere i costi della realizzazione/approdo catartico di SCENASTA, da luglio 2019.
Abbiamo nominato le ricompense, ossia le tappe di questo viaggio, con le lettere di P.L.A.T.E.A.
La platea è l’approdo naturale del pubblico a teatro. Ma P.L.A.T.E.A. è anche l’acronimo di Penelope, Laerte, Anticlea, Telemaco, Eumeo, Antinoo, l’Itaca di Ulisse. Platea stravolge il ruolo tradizionale dello spettatore trasformando la platea in protagonista.
Platea è un lavoro di Giulio Paolini : “… Nel 1978 , in una mostra allestita al Museo Pignatelli Cortes di Napoli, esposi un lavoro che si presentava come un’assemblea silenziosa, costituita da sei sedie, sulle quali erano allineati i ritratti di sei personaggi omerici designati a riconoscere la figura di Ulisse…” .
Nel 1982 a Genazzano diventa Platea , appunti per un progetto teatrale di Giulio Paolini e Carlo Quartucci, in uno “spettacolo teatrale in esposizione”. Per sei-otto ore artisti, musicisti, danzatori si rivolgono a te, Ulisse-Spettatore. Sono : Penelope-Carla Tatò, Laerte-Roberto Lerici, Anticlea-Joan Jonas, Telemaco-Yves Olliviers, Eumeo-Antonio Manganaro, Antinoo-Lawrence Weiner.
Nel 1984 Platea, diventa un’Opera di Giulio Paolini, che contiene il teatro di Quartucci e Tatò e della Zattera di Babele.
E tutto questo, per tutto il 2018/2019, lo dedichiamo in amicizia ai nostri amici e “agli amici degli amici”, spettatori, followers, creatori, artisti, pubblico
Al tuo intervento, al tuo sostegno e a quello dei tuoi amici saranno dedicate giornate nel corso dell’anno, in un continuum drammaturgico con visioni, rappresentazioni, workshop, opere, pezzi & figure, oggetti d’esperienza scenica, scritti, disegni, video, suoni, voci, atelier ….. teatro take away….
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