Una campagna di
Roberto StiglianoContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Il nome Caredor è uno schiaffo alla realtà: “care”, in inglese cura, attenzione, che in verità non c’è, e questo orfanotrofio non è nemmeno d’oro in senso figurato, perché oltre alla condizione di orfani, i bambini vivono davvero in una casa senza una cucina, un bagno, una camera che siano degne…., (non belle), degne!
I volontari che ultimamente hanno visitato i bambini hanno riscontrato un peggioramento della situazione: neanche il tetto tiene, perché piove all’interno.
Ci siamo interrogati sulle necessità di questo Centro: se era proponibile un’azione di sostegno a distanza degli ospiti o, altrimenti, avviare una campagna di ristrutturazione della struttura.
Dopo lunga riflessione e numerose visite in loco, siamo giunti a questa conclusione:
è evidente l’urgenza di iniziare i lavori per rendere abitabile la struttura per questa trentina di bambini dai 2 ai 15 anni, che ora cucinano così,
dormono così,
convivono tutti insieme così
COSA INTENDIAMO FARE:
avviare la ristrutturazione dei locali per i bisogni più impellenti, a partire dal tetto. Quando finiremo un intervento, inizieremo con il successivo.
Quindi con il vostro aiuto inizieremo con
la riparazione definitiva del tetto,
che consentirà ai bambini di avere un ambiente asciutto e ai volontari della Fondazione di lavorare all’interno.
Il budget per questo primo intervento è di € 5.000,00 e consentirà il rifacimento della copertura in lamiera ondulata dello spessore di 6/10 mm, adatto a sopportare le piogge tropicali.
CHI SIAMO:
Fondazione Cumse Onlus, con sede a Cinisello Balsamo. “Cumse”, in lingua guisigà, significa “grazie” ed è il grazie di una donna a un medico, Roberto Stigliano, che l’ha aiutata a partorire. Senza il suo aiuto, sarebbe morta. Da quel cumse è iniziato tutto: il medico ha dato vita a un’associazione, poi diventata Fondazione e dal 2001, in Camerun, Congo, Mali, Ciad e Senegal, sono stati realizzati progetti socio-sanitari, con ospedali e laboratori galenici, educazione alla salute; progetti idrici perché senza l’acqua la vita non è possibile e nessun aiuto è duraturo; progetti agro-pastorali, con la coltivazione di una potente pianta alimentare, iperproteica e ipervitaminica, affidata alle donne, per creare attività che generino anche reddito.
E infine aiuto agli orfani, sostenendo a distanza la loro crescita e la loro formazione.
Tutto questo non è elemosina, ma cura e investimento per il futuro, a vantaggio di un’intera società.
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