IL SINDACO CHE SARÒ

Dialogo e azione. Sono gli strumenti a cui ricorro nella vita di tutti i giorni e così sarà da sindaco. L’uno non ha senso di esistere senza l’altra. L’integrazione crea fattività. Mi piace essere un uomo tra le persone, un sindaco tra la gente. Ho l’obbligo di stare dentro il Palazzo per produrre azioni concrete, ma è fondamentale che si attui, con scadenza settimanale, il ‘terzo tempo’ che esiste nel rugby, un momento riservato allo scambio di opinioni, un’occasione per stare insieme come tra amici e discutere. Antagonisti sul campo, amici nel ‘terzo tempo’. Anche in politica il fair play è un requisito fondamentale a cui riserverò le mie energie. Sarò il sindaco della città, di coloro che sono rimasti inascoltati, di quanti hanno bussato senza che fosse loro aperta la porta, di coloro che credono nell’equità e nel senso del dovere, di chi vive i diritti come essenza di ogni giorno senza abdicare ai doveri da compiere, di chi ha una idea di città e la vuole condividere, di chi ama la propria terra e vuole farla crescere, di chi ha bisogno di risposte e di chi vuole porre domande! Sarò il tuo sindaco!