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SASSI NELLO STAGNO è un documentario di Luca Gorreri sul Festival del Cinema di Salsomaggiore Terme.
Il documentario vuole dare il giusto ricordo a uno dei Festival più innovativi e sperimentali degli anni '80-'90.
Al suo culmine, si può dire che ere il terzo festival italiano per importanza dopo Venezia e Pesaro.
Nato come "Incontri cinematografici di Monticelli Terme" in seguito divenne "Incontri cinematografici di Salsomaggiore" poi “Salso Film & Tv Festival” e infine "Cinema art festival", questo festival ha visto nelle varie edizioni tra i suoi protagonisti numerosi registi e attori di fama internazionale come Bernardo Bertolucci, Jean-Luc Godard, Samuel Fuller, Jim Jarmusch, Pedro Almodovar, Aki Kaurismaki, Otar Ioseliani, Amos Gitai solo per citarne alcuni tra i più noti e i più importanti artisti della settima arte. Inoltre il Festival fu occasione di esordio per molti registi, ora noti al pubblico come Silvio Soldini, Marco Tullio Giordana, Fiorenza Infascelli, Marco Bechis. Il documentario vuole ripercorrere brevemente la storia passata di Salsomaggiore e soffermarsi sulla genesi e lo sviluppo di questo importante festival cinematografico, attraverso documenti filmati dell’epoca e interviste e omaggi ai maggiori protagonisti come Adriano Aprà, direttore del Festival fino al 1989, Enrico Ghezzi, Patrizia Pistagnesi, Luciano Recchia, Marco Melani, Christa Lang e Samantha Fuller.
Produrre un'opera artistica non è solo frutto del genio, della sensibilità, dell'estetica dell'autore ma anche del denaro che viene investito in tale opera. Per realizzare un film, una web-serie, un cortometraggio o un documentario bisogna avvalersi di professionisti, acquistare attrezzatura, viaggiare, acquisire diritti d'immagine, sostenere spese legali e burocratiche, fare promozione. Tutte operazioni che richiedono soldi, a volte molti soldi. Tanto per fare qualche esempio: i diritti per un minuto di un lungometraggio vanno da €1000 a €2000. I diritti per un minuto di servizi televisivi o filmati d'epoca vanno da €700 a €900. Un professionista può volere anche €1000 a giornata.
Decidendo di produrre questo documentario da solo, avvalendomi delle mie risorse finanziarie, volevo essere autonomo e indipendente anche se non si è mai autonomi e indipendenti nelle proprie scelte fino in fondo dato che bisogna confrontarsi con la realtà, le altre persone e la possibilità di fare quello che si è ideato.
Ma l'autonomia ha dei limiti, i limiti del proprio conto in banca. Ci sono i produttori, direte voi. Certo. Ci sono tante case produttrici in Italia e molte specializzate nei documentari. Ma essendo la mia opera prima ed essendo io un totale sconosciuto nell'ambiente, ho preferito risparmiare tempo e delusioni (?) evitando di cercare produttori presentandomi con il solo progetto su carta. Anche perchè dalla carta alla realtà ci possono essere molte, molte differenze.
Quando il documentario sarà finito, potrò presentarmi e cercare distributori o finanziatori.
Tra l'autore e il produttore ci siete voi. Sì proprio voi, che avete trovato questo sito per caso, o vi è stato segnalato o avete cliccato "mi piace" sulla pagina Facebook del documentario.
Voi tutti potete contribuire alla realizzazione del documentario. Come? Molto semplice. Basta scegliere il tipo di donazione che volete fare.
Per ogni tipo di donazione avrete una "ricompensa" ovvero una menzione o qualcosa di tangibile che vi ringrazia e che dimostra che avete sostenuto un progetto che vi piace.
Le donazioni vanno da un minimo di € 10,00 ad un massimo di € 200,00.
Grazie di vero cuore a tutti quelli che mi aiuteranno a concretizzare il mio progetto.
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