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Chi siamo
La sordità è invisibile al mondo degli udenti perché non si vede e la comunicazione tra sordi e udenti spesso rischia di divenire un ostacolo per entrambi.
Siamo una compagnia teatrale che coinvolge e integra sordi e udenti, perché attraverso il laboratorio teatrale le persone sorde e quelle udenti possono esprimersi, comunicare, raccontare le proprie storie, le esperienze e le difficoltà quotidiane.
Lo spettacolo ha l' obiettivo di superare la barriera comunicativa tra sordi e udenti, affrontando le difficoltà, la diversità, le emozioni attraverso un linguaggio- quello del corpo - che nello spazio teatrale si configura diverso sia da quello del mondo udente sia da quello sordo.
Che cosa vogliamo
Vogliamo continuare a realizzare spettacoli periodici itineranti per lasciare un messaggio di integrazione e di promozione socio – culturale. Svolgere attività per promuovere i valori dell'integrazione e della diversità attraverso l'arte e il teatro in particolare il teatro agito da sordo e udente.
Il nostro spettacolo è la somma delle esperienze fatte nel laboratorio. Abbiamo bisogno di attrezzature, costumi, luci, per la scenografia.
Ci piacerebbe anche conoscere altre esperienze simili alla nostra, ed anche testi che parlano dell’incontro-scontro tra il mondo udente ed il mondo sordo.
La sordità è invisibile
Prima di tutto dobbiamo sapere che la sordità è un handicap invisibile, non ce ne rendiamo conto, non si vede ma il sordo non sente. E’ importante conoscere e sapere cos’è il vero sordo, come si esprime, come si integra, come si trova davanti a un udente o quali reazioni può avere un sordo trovandosi davanti a una grande difficoltà. Il sordo ha la voce per esprimere l’emozione, ha le mani e il corpo per comunicare, ma sente il silenzio. Attraverso la ricerca di un nuovo linguaggio che non conosciamo, noi in teatro usiamo questi termini: gesto e la parola, il sordo e l’udente, il silenzio e il rumore.
Il laboratorio teatrale
Il laboratorio integrato per sordi e udenti, ha anche lo scopo di educare al Teatro ttraverso l’uso della Lis. La lingua dei segni, dal punto di vista delle persone udenti, è "come una lingua straniera con cui giocare”. Attraverso di essa ma più in generale attraverso lo spazio di sperimentazione che è il laboratorio teatrale, aiutiamo le persone a prendere coscienza dell'espressività del proprio corpo.
Lo spettacolo è previsto a maggio-giugno 2015 nella provincia di Perugia (vi terremo informati qui!)
Le persone
Clarissa Bartolini, laureata in Scienze motorie e specializzata in Ginnastica Adattativa e Preventiva. Presidente dell’Ens di Perugia, tiene da 4 anni laboratori teatrali per sordi e udenti attraverso l’espressione corporea, l’interpretazione e l’improvvisazione.
Maria Gabriella Carlizzi, docente di Musica,si occupa di laboratori teatrali dal 1998. Nel 2014 ha curato la regia dello spettacolo ‘Rumori nel silenzio’, di cui ha scritto il soggetto in collaborazione con Clarissa Bartolini. Particolarmente sensibile al discorso sull’integrazione, lavora su linguaggi e percorsi alternativi.
leggi su di noi http://www.luoghicomunimagazine.it/senti-chi-recita/
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