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Il gruppo organizzato "CITTADINI NO REMS", formato da oltre 150 cittadini di Fossombrone e dintorni, nasce per impedire l'apertura della REMS, una struttura sanitaria di tipo detentivo destinata a sostituire i vecchi OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari).
La struttura, seppur pensata per risolvere i problemi psichici di persone malate, presenta troppe criticità in termini di sicurezza a causa della sua ubicazione in pieno centro abitato (cosa avvenuta solo a Fossombrone e non nelle altre Regioni), della tipologia degli "ospiti" (persone socialmente pericolose, che hanno commesso crimini e dichiarate incapaci di intendere e di volere) e della presenza all’interno delle REMS del solo personale sanitario (e non delle forze dell’ordine).
Il problema aumenta ulteriormenteconsiderando che gli ospiti delle REMS godono di permessi di uscita (da soli, di gruppo, con i famigliari) al fine della loro reintegrazione nella società civile. Permessi che saranno usufruiti soprattutto nel quartiere dove è situata la REMS (“lontana” solo 100 metri dalle abitazioni civili, 100 metri dall’ospedale, 150 metri da una casa di riposo, 200 metri da un asilo nido, dalla chiesa, da un parco giochi…..) e nel centro storico di Fossombrone
L’assurdo è che questa REMS oltre ai problemi di sicurezza, risulta ABUSIVA perché costruita in violazione del PRG comunale e carente dell’autorizzazione paesaggistica. A tal proposito pende su di essa un’ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Fossombrone contro la quale l’ASUR Marche e la Regione Marche hanno fatto ricorso al TAR.
Non si può, infine, dimenticare come questa “mostruosità edilizia” abbia letteralmente deturpato uno dei panorami più belli e tipici di Fossombrone (e le foto ne sono una eloquente testimonianza).
LA LEGALITA' E I DIRITTI DEI CITTADINI DEVONO ESSERE RISPETTATI E TUTELATI INNANZITUTTO DAGLI ENTI PUBBLICI: IN CASO CONTRARIO E’ TUTTA LA SOCIETA' CIVILE CHE RISULTA CONDANNATA AD ANDARE A ROTOLI.
Il nostro obiettivo è quindi quello di DIFENDERE in maniera indipendente come CITTADINI - attraverso un intervento ad opponendum (le cui spese legali sono ovviamente a nostro carico) - l'ordinanza emessa dal Comune di Fossombrone così da creare un fronte unito CITTADINI e Amministrazione contro la Regione e l'ASUR.
QUINDI, PUR RICONOSCENDO CHE CURARE QUESTE PERSONE RESTA UN DOVERE DELLA SOCIETÀ, NON E’ AMMISSSIBILE CHE LO SI FACCIA METTENDO A RISCHIO LA SICUREZZA E LA SERENITA’ DI UNA COMUNITA’ INTERA ATTRAVERSO UNA REMS ADDIRITTURA ABUSIVA!!!
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