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Notte verde agricultura e sviluppo sostenibilecastiglione d'otranto 29 agosto 2015

Una campagna di
Casa delle AgricUlture Tullia e Gino

Contatti

Una campagna di
Casa delle AgricUlture Tullia e Gino

NOTTE VERDE AGRICULTURA E SVILUPPO SOSTENIBILECASTIGLIONE D'OTRANTO 29 Agosto 2015

Notte verde agricultura e sviluppo sostenibilecastiglione d'otranto 29 agosto 2015

Campagna terminata
  • Raccolti € 350,00
  • Sostenitori 6
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Eventi & festival

Una campagna di 
Casa delle AgricUlture Tullia e Gino

Contatti

Il Progetto

CASTIGLIONE D’OTRANTO:

29Agosto 2015

Notte Verde

AgriCultura&SviluppoSostenibile

https://casadelleagriculture.wordpress.com/category/notte-verde/

“Non ho bisogno di nessuna rivoluzione che mi aspetti. Uno la rivoluzione ce l’ha dentro e se la porta di qua e di là, come i bagagli"Paco Ignacio Taibo II

Nelle mani dei nostri nonni i solchi diventano sempre più profondi … sono strade da seguire? Sì, ora e per sempre, non solo per nostalgico desiderio di ringraziarli per aver conservato e illuminato il nostro passato ma per aver tramandato amore e profumi della nostra campagna.“Radici che ci hanno allattato come seni in passato magri” cantava Modugno, ma pieni di umiltà contadina ormai persa. Bisogna fermarsi a contemplare la terra e renderla fertile come un tempo, prima che tutto sia perduto, a stringerla fra le mani sino a raccoglierne l’essenza lontana.

Il territorio del Sud Salento ha visto negli ultimi anni 30 anni l’abbandono progressivo delle terre e della cultura rurale. Negli anni ’80 scompare la coltura del tabacco, che per anni ha monopolizzato la produzione agricola. Si assiste a una nuova ondata migratoria, che spopola la rete fitta, solidale e popolosa dei nostri paesi. Le uniche prospettive partire per studiare e lavorare o arruolarsi nelle forze armate. In ogni caso lontano da qui.

Ettari ed ettari di campagna di uno dei più bei lembi di terra d’Italia, diventano un fardello da mantenere. Il patrimonio di conoscenze e di biodiversità tramandato per millenni evapora sul cemento delle zone industriali deserte, negli oliveti trattati massicciamente con diserbanti chimici, nei terreni svenduti in modo mafioso che diventano ricettacolo abusivo di ogni veleno, inquinando le terre e il fragile sistema di falde acquifere salentino. Le statistiche recenti dei tumori nella provincia di Lecce parlano di uno del più grande incremento in Italia negli ultimi anni, più delle zone di Taranto e del brindisino tradizionalmente legate all’idea di inquinamento ambientale. Un’immagine molto diversa, purtroppo, da quella che si vende per fini turistici al resto d’Italia e al mondo.

Nonostante il deterioramento sociale e lo spopolamento delle aree rurali, a Castiglione c’è una tradizione forte rispetto all’associazionismo e alla creatività collettiva. Per questo noi, che abbiamo deciso di restare e di costruire qui il nostro futuro, abbiamo avuto terreno fertile nel coinvolgere una comunità larga e attiva.

Casa delle Agriculture è motore del laboratorio sociale che, partendo dalla ricostruzione dei vincoli di comunità, è punto di riferimento per un territorio molto più ampio del paese stesso. Tutte le azioni che promuoviamo sono frutto di una progettazione partecipata e di un’attivazione dal basso che valorizza la terra come bene comune e orizzonte d’azione. Promuoviamo azioni intese come un creative commons sociale a cui altri gruppi intorno a noi si stanno ispirando. Proprio il cambiamento sociale che vediamo manifestarsi ci ha dato la forza in questi anni per agire volontariamente per creare le basi di un modello di sviluppo sociale sostenibile.

Lo sviluppo del progetto nasce dal basso come esigenza reale di un gruppo di giovani che hanno deciso di investire nel proprio territorio e nella propria comunità. La qualità della vita in una comunità non può passare solo dall’arricchimento di pochi all’interno di una comunità, ma da uno sviluppo sinergico e solidale che contempla tutti gli aspetti la socialità, la salute, la partecipazione ai processi decisionali… Siamo partiti senza terre, senza economie, senza rendite di posizione. Le persone della comunità ci hanno affidato i propri terreni incolti, perché dessimo loro una prospettiva, perché l’aspettativa non fosse solo il grigiore d’inverno o l’arsura d’estate.

Rendere “rito” l’avvicinamento alla terra, officiarlo con gioia, ogni volta possibile, non è un orpello. È il nostro approccio, lieve e ostinato, in punta di piedi ma con passo sicuro, in grado di farci sentire anche il respiro degli altri che ci accompagnano.

LA NOTTE VERDE

La “Notte Verde- AgriCultura & Sviluppo Sostenibile”  è un appuntamento imprescindibile per tutti coloro che si occupano di agricoltura organica, biodiversità, salute e ambiente, e provano a sperimentare buone pratiche per migliorare la vita delle persone e delle comunità, generando sviluppo etico. Non si tratta di un evento, ma di un momento di celebrazione per chiudere un ciclo di lavoro e aprirne un altro. Lo spirito che anima la Notte Verde, infatti, è il risultato di un impegno quotidiano che durante tutto l’anno coinvolge la comunità di Castiglione, impegnata nel recupero delle terre abbandonate da restituire ad un’agricoltura naturale e nella diffusione di maggiore consapevolezza e sensibilità verso l’ambiente e l’alimentazione: le semine collettive dei cereali autoctoni, la cura dei campi e degli ortaggi, la ricerca e la sperimentazione sulla canapa, le azioni di salvaguardia e recupero del paesaggio rurale, il coinvolgimento di tutte le generazioni e l’impegno pedagogico, l’attivazione di pratiche partecipative e di autogoverno, sono infatti tra le diverse modalità che segnano un percorso continuativo di impegno. Un percorso che abbraccia la complessità del nostro tempo attraverso il confronto, alla ricerca di nuovi modelli possibili e di soluzioni alla nostra portata, attraverso il dialogo tra esperienze e saperi e diversi.

Tra le semine i semenzai il farro e le utopie anche quest'anno, nelle molteplici difficoltà, la notte verde sarà illuminata dalla luna piena... Sarà come ogni anno la conclusione di un percorso, l'uccisione astratta delle stanchezze, di un anno pieno di lavoro, sarà la chiusura di un ciclo agricolo-culturale e la ripartenza. Sarà un brindisi alla lotta e alle utopie. Sarà sudore! Saremo tra amici e sarà allegria. Saremo comunità...Verranno a farci visita i coltivatori di Canapa, gli spacciatori di Pasta madre, i custodi della biodiversità regionale, gli chef del mediterraneo perennemente vestito di nero dalla Palestina al Pakistan alla Siria. Ci saranno i contadini e le loro creazioni. Sarà musica e teatro sarà quello che ognuno di noi quella notte vorrà vedere...

A voi chiediamo un aiuto per continuare a guardare la Luna...

Liberi di Donare qualsiasi somma.

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