Sono Andrea Bufano, e voglio scrivervi questa lettera a cuore aperto:

"Se fossi morto a 24 anni sarei morto felice, perché stavo conducendo una vita che mi stava rendendo felice, una vita materiale. Invece Dio mi ha fatto arrivare fino a 40 anni, nonostante ho sempre cercato in tutti i modi la morte quando ero ragazzo.Credo mi ha fatto vivere per farmi apprezzare cosa sia la vita. Ho messo a disposizione la mia vita no per Denari, no per Fama, no per Gloria, ho messo a disposizione la mia vita per farvi capire cosa sia combattere contro la droga ogni giorno.Undici lunghi anni di tossicodipendenza, ma in quel momento stai bene, è quando finisci che iniziano i problemi e che la vita ti presenta il conto. Ti cadono i denti, ti prendono le crisi di pianto, ti prendono gli attacchi di panico, ti prendono gli sbalzi di umore, perdi la Libertà, soprattutto ti ritrovi a 40 anni senza una casa, senza la patente, senza un lavoro, senza nulla, ti ritrovi a ricominciare daccapo a 40 anni per errori che appuri che sono stati errori dopo che la vita ti presenta il conto. Dio mi ha lasciato vivo per questo, io meritavo di morire a differenza di chi non lo meritava e ha lasciato il mondo immeritatamente. Lo ammetto, è stata una vita logorante, ora voglio solo che i vostri figli e tanti giovani non facciano i miei errori. Ho avuto il Coraggio di ammettere che ho fatto errori, chi mi legge non deve fare altro che tramandare quali sono le conseguenze della tossicodipendenza, a differenza di chi va in televisione a dire " La droga fa male" non si scopre nulla con quella frase, l'unica scoperta Vera è che qualcuno abbia il Coraggio di dire ai ragazzi di non cadere nella tossicodipendenza perché non tutti hanno la fortuna che ho avuto io a raccontarvi tutto ciò.State lontani dalla droga. Ho scritto questo mio secondo libro affinchè il mio messaggio sia diffuso il più possibile e arrivi dritto nel cuore dello Stato e della Società Civile, perchè tutti abbiamo diritto di rifarci una vita e non essere condannati eternamente ai margini della società. Io spero che miei errori siano di aiuto a tutte le nuove generazioni, non ambisco a nulla, tranne che a rifarmi una vita onesta e leale. L'Ultimo incontro è la conclusione di una vita fatta di materialismi e finti attimi di piacere dove si perde il valore delle piccole cose. Con questo libro esco definitivamente da tutti quei maledetti mondi che mi hanno preso prigioniero. Mio fratello minore Riccardo, studente universitario a Bologna di giurisprudenza ha esercitato un suo diritto previsto dall' art.681.1cpp ossia la Concessione della Grazia da parte del Presidente della Repubblica per riavere i miei Diritti Civili, se il Presidente riterrà opportuno accogliere tale richiesta, certo mi farebbe piacere, ma non mi cambia la vita: io la mia vita l'ho già cambiata."

Essendo privo di una Casa Editrice, chiedo umanamente, chi dal proprio cuore, si sente e crede di sostenere la causa e il mio progetto, un autofinanziamento per la pubblicazione del mio secondo libro attraverso una libera donazione, perchè è l'unico modo che ho per pubblicare il mio secondo libro.

Chiunque aderirà, io sin da ora, lo ringrazio anticipatamente.

In Fede

Andrea Bufano