Una campagna di
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E' più di trent'anni che Livio vive in questa terra fra le colline pisane; quando venne aveva 7 anni, venne con la sua famiglia e insieme cominciarono a coltivare. Piantarono i nuovi alberi nel frutteto e continuarono a lavorare puntualmente la terra, impoverendola anno dopo anno.
A poco a poco gli albicocchi hanno smesso di fare i frutti, e non ne hanno più fatti per moltissimo tempo.
Quattro anni fa, Livio, stuzzicato dall’idea che qualcosa potesse cambiare, cominciò a lavorare seguendo le discipline della Permacultura. E’ stato proprio smettendo di arare e smuovere la terra e, piuttosto, nutrendola con il letame della sua cavalla e stendendo le pacciamature il più possibile con tutto quello che aveva a disposizione, che il frutteto ha ricominciato a fare i frutti e a farli di una qualità unica, e a produrne tantissimi.
In poco tempo, questo metodo "rivoluzionario" ha contagiato tutta la sua produzione.
La vita di Livio nei campi è cambiata: da non avere nemmeno le albicocche necessarie al suo consumo personale, lo scorso anno ne aveva tante che non sapeva più cosa farne. Erano davvero tantissime e tutte le persone che conosceva ne avevano già prese in abbondanza, così mi chiamò per aiutarlo.
Non aspettavo altro; mi fu subito chiaro che Livio aveva iniziato la rivoluzione.
Da quel giorno non ci siamo più fermati; quotidianamente cerchiamo di sfruttare la sinergia tra le piante e gli uomini, cercando di semplificare sia l’agricoltura che la vita quotidiana. Da allora abbiamo il frutteto quasi a pieno regime; quest'anno, molto probabilmente, riusciremo a far produrre al 100% anche gli ultimi alberi e, al posto del vecchio orto arato, fresato e sterile, abbiamo preparato 140 metri di bancali sinergici, dove le piante stanno imparando a vivere tra di loro, dove la terra ha visto rinascere intere popolazioni di insetti utili come lombrichi e coccinelle, e dove di sicuro le ruote del trattore non metteranno più piede. Perché la terra si sta curando da se.
Questo è quello che vorremmo diventasse tutto il resto di questo vecchio orto: un paradiso, un eden, dove il cibo cresce naturale. Per farlo le economie necessarie non sono tantissime, ma non sempre le abbiamo a disposizione, e nonostante facciamo affidamento sulle nostre mani e sulle nostre braccia, purtroppo spesso ci vengono a mancare quei soldi che ci permettono di comprarele pianteda trapiantare al momento giusto,la pagliaper le pacciamature, il necessario per costruire il recintoche protegge l'orto da animali golosi, un nuovo bio trituratoreper sfruttare al meglio tutte le ramaglie in eccesso e nuovi alberi da fruttoda far crescere, nuovi attrezzi quotidiani, il materiale per la costruzione del nuovo capannoe unacarriola nuova!!
E' la voglia di far conoscere questi nostri sforzi a tutti i nostri amici vicini e lontani che ci spinge a chiedervi un aiuto con una vostra offerta, e al di la della vostra disponibilità, vi ringraziamo aspettandovi per farvi vedere e conoscere tutto il nostro lavoro; o meglio assaggiare la nostra rivoluzione.
Video diretto da Sara Fasullo
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