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A Giugno attraverseremo l’Italia in bicicletta: da Milano a Catania, circa 1.650km.
Ripercorrendo simbolicamente il Giro d’Italia del 1924 di Alfonsina Strada, per porre l’attenzione sui diritti delle donne, in un momento storico in cui si parla molto di donne e pari opportunità, ma in cui purtroppo le donne sono ancora vittime di violenza e discriminazione.
Come? Durante il viaggio organizzeremo una serie di incontri ed eventi gratuiti per parlare di donne, emancipazione e pari opportunità attraverso l’arte, il cinema, il teatro, la musica ecc. Scoprite gli eventi sul sito www.ciclistepercaso.com
Viaggeremo sole, senza macchina al seguito o altro tipo di supporto, perché crediamo che anche le donne debbano poter essere libere di viaggiare da sole, che abbiano il diritto di essere autonome e intraprendenti.
Al termine del viaggio verrà prodotto un documentario per raccontare le nostre esperienze “on the road”, la storia di Alfonsina Strada e quelle delle donne interessanti che incontreremo lungo il percorso.
Il progetto è patrocinato dal Ministero delle Pari Opportunità.
PERCHÈ LA BICICLETTA?
La bicicletta è il simbolo per eccellenza dell’emancipazione femminile, garantiva alle donne la possibilità di muoversi al di fuori dei rigidi confini della propria dimora e lontano dal severo controllo degli sguardi altrui.
Più di cento anni fa, la suffragetta inglese Alice Hawkins girava in bici per Leicester a promuovere il movimento per i diritti delle donne, provocando indignazione per essere una delle prime a indossare i pantaloni in città.
Ai tempi di Girardengo e Bottecchia, quando le strade non erano asfaltate, le biciclette pesavano almeno venti chili e il cambio di velocità non esisteva, correva su strada anche una donna: la bolognese Alfonsina Strada. Fu la prima donna a competere in gare maschili; nel 1924 fu l’unica a partecipare al Giro d’Italia. È ritenuta tra le pioniere della parificazione tra sport maschile e femminile.
AIUTATECI AD ORGANIZZARE TANTI EVENTI E A REALIZZARE IL DOCUMENTARIO… DONATE!
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