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Caviamocela dalla Testa

Una campagna di
Salviamo il Paesaggio - Comitato locale di Casorezzo

Contatti

Una campagna di
Salviamo il Paesaggio - Comitato locale di Casorezzo

Caviamocela dalla Testa

Campagna terminata
  • Raccolti € 950,00
  • Sostenitori 17
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Ambiente & animali

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Salviamo il Paesaggio - Comitato locale di Casorezzo

Contatti

Il Progetto

Per bloccare una nuova discarica e per una nuova gestione dei rifiuti speciali !!

Non ereditiamo la terra dai nostri avi; la prendiamo a prestito dai nostri figli.

Nostro è il dovere di restituirgliela.

(Proverbio dei nativi americani)

Siamo  un  gruppo di persone che vigilano sul proprio territorio, agendo localmente contro criticità quali le attività industriali estrattive e la gestione dei rifiuti , ma pensano globalmente alle problematiche ambientali dell’intero Altomilanese in collaborazione con diverse altre associazioni e comitati ambientalisti e culturali.

Cosa stiamo facendo

Da anni stiamo combattendo contro la devastazione di un’area da 70 ettari di terreni agricoli sita tra i Comuni di Casorezzo e Busto Garolfo in provincia di Milano inserita in un Parco Locale di Interesse Sovracomunale, il Parco del Roccolo. In una parte di questa area si svolgono da anni sia  attività di escavazione (è infatti considerato un Ambito territoriale estrattivo di sabbia e ghiaia, ATEg11) che attività di discarica.  Una discarica di rifiuti speciali da  300.000 metri è già operativa. Ora , nella stessa area, vogliono creare una nuova discarica di rifiuti speciali(151 codici CER tra cui terre da siti contaminati, terre di fonderia, terre di bonifica …. e l’ elenco è lungo)  da 500.000 metri cubi. E  scaveranno ulteriori  2.000.000 di metri cubi circa di terra lasciando zone scavate che potrebbero essere utilizzate successivamente come ampliamento della discarica.

Tutto questo a poche centinaia di metri dai centri abitati  e direttamente sopra ad una falda acquifera già problematica.

Città Metropolitana di Milano (ex Provincia di Milano) ha dato parere favorevole alla Valutazione di impatto ambientale, nonostante la contrarietà dei cittadini e delle amministrazioni comunali.

Ci troviamo pertanto obbligati a ricorrere al Tribunale Amministrativo per tentare di fermare questo ulteriore scempio ambientale.

Non siamo propensi ad allarmismi inutili ed al “no” a priori a qualunque opera riguardi il nostro territorio. I  rifiuti devono essere gestiti perchè “nulla si crea, nulla si distrugge”.

Vorremmo però che questa triste storia (il cui finale speriamo proprio di cambiare) divenga un volano per elaborare una proposta più complessiva che sommi la tutela del territorio allo sviluppo economico e civile dell’Altomilanese e, perché no , di tutto il nostro splendido Paese.

Per questo  motivo ci avvarremo di studiosi della comunità scientifica Nazionale e Internazionale per  elaborare uno studio di Valutazione di Impatto Ambientale basato sui criteri della ‘Bionomia del paesaggio’ e degli impatti cumulativi, che dimostri quanto una migliore gestione dei rifiuti industriali e il rispetto dell’ambiente naturale siano favorevoli allo sviluppo di tutto un territorio e alla salute dei suoi abitanti.

Ma per raggiungere questo obiettivo ambizioso è necessario fare un passo alla volta, anche contrastando puntualmente, in tutte le sedi, i progetti che porteranno ulteriore degrado dell’ambiente. Abbiamo calcolato in 25.000 Euro la cifra necessaria per sostenere le spese legali del ricorso e il parere dei tecnici . Raggiungere questa cifra attraverso il crowdfunding  dimostrerà la fattiva volontà dei cittadini di vivere da protagonisti i propri luoghi.

Contiamo anche su di voi.

Affinché il passato non si ripeta

- Giovinazzo (BA), la discarica finisce sotto sequestro: “La falda è a rischio inquinamento” (La Repubblica, 4 maggio 2016)“ - “(…) i percolati prodotti dai rifiuti che per anni sono stati conferiti all’impianto non sarebbero stati smaltiti correttamente”

Inchiesta Stoppani (GE), richiesta del PM: “Sequestrate la discarica” (La Repubblica, 19 luglio 2016)-

 “(…) l’inchiesta dei PM ipotizza una turbativa d’asta” (…) ed “esiste il rischio che il percolato della discarica     (…) non possa più essere smaltito"

 “Discarica Cà Flissine: 10 anni di rifiuti speciali che sconvolgono Pescantina (VR)” Veronasera, 5 settembre 2015) -    (…) il discorso del primo cittadino: la discarica così com’è  è una spugna di percolato sotto un rubinetto”

Sono solo alcuni esempi di discariche poste sotto sequestro dalla magistratura negli ultimi anni per illeciti ed irregolarità nella gestione.

Lo smaltimento dei rifiuti è un problema annoso, uno di quegli esempi di mala gestione cronica che tormentano il nostro Paese.

Ancora nel 2014 l’Italia è stata condannata dalla UE al pagamento di una multa da svariate decine di milioni di euro in seguito ad una condanna del 2007 comminata dalla stessa UE, per il mancato rispettato degli obblighi comunitari relativi alla gestione delle discariche e dei rifiuti in esse contenuti in violazione delle medesime direttive UE.

Obiettivo sociale

Noi riteniamo indispensabile che venga riprogrammato in modo  sostenibile il bio-territorio dell’Altomilanese e del  Basso-Varesotto. Un territorio abitato da oltre 600.000 persone e  geologicamente costituito da una straordinaria brughiera che ha subìto negli ultimi cinquanta anni un estensivo processo di urbanizzazione e conurbazione, di consumo di suolo e marginalizzazione dell’agricoltura, di speculazione immobiliare. In questo modo il territorio è stato complessivamente svalorizzato e predato di risorse non ripristinabili, ma anche abbruttito e degradato. Le popolazioni residenti esprimono sempre più disagio e disaffezione per luoghi che rapidamente perdono la loro bellezza e, con essa, la loro storia. La bellezza ambientale non è un accessorio alle attività della vita umana, ma è essenziale per il benessere fisico e psichico degli uomini, indispensabile per la propria  identità di luogo. Dostoevskij sosteneva che “..senza bellezza il mondo non si salva, il nostro vivere diventa pesante..”

Il nostro obiettivo è quello di ridare identità territoriale ad un popolo perché possa riappropriarsi della sua storia ed autodeterminare il proprio futuro.

Chi siamo

Il Comitato Salviamo il Paesaggio Casorezzo rientra in una rete  di persone e associazioni che  a Cassinetta di Lugagnano (MI) nell’ottobre 2011 ha costituito il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio, con lo scopo di salvare il paesaggio e il territorio italiano dalla deregulation e dal cemento selvaggio, in piena linea con l’articolo 9 della Costituzione Italiana : “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

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