oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

Attività culturale e concertistica dei DisCanto

Una campagna di
Michele Avolio

Contatti

Una campagna di
Michele Avolio

Attività culturale e concertistica dei DisCanto

Attività culturale e concertistica dei DisCanto

Campagna terminata
  • Raccolti € 30,00
  • Sostenitori 2
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Donazione semplice  
  • Categoria Musica & concerti

Una campagna di 
Michele Avolio

Contatti

Il Progetto

Musica Etnica d' Abruzzo (tra ricerca e nuove sonorità).
Il gruppo nasce in terra d'Abruzzo, terra aspra ma ospitale, brulla e incantevole e si nutre della suggestione scenica di quei luoghi per rielaborare la tradizione dei cantori, in chiave perfettamente godibile all'orecchio meno avvezzo, al giorno d'oggi, alla musicalità contadina.
Si scioglie nell'armonico ensamble l'eterna querelle tra élite e volgo, tra alto e basso o, per riprendere l'estetica crociana, tra poesia e letteratura. Eppure oggi è probabilmente l'ascoltatore o il lettore colto che muove alla ricerca di sonorità arcaiche, di raffinatezze all'interno di quella che a lungo si è considerata come "paraletteratura". Un simile dibattito è ancora possibile? Oppure è necessario godere del disarmante incanto insito nella saggezza popolare, nei motti della tradizione orale che, a distanza di secoli, sono giunti al sensibile animo dell'esteta moderno?
Disarmante è, appunto, l'eco di cui si nutre la musica del gruppo abruzzese, quella voce che si perde nei canti della mietitura, nelle incanate dei contadini che si sfidano a colpi di motti arguti, nei lamenti per le pene d'amore, per la morte del congiunto. L'approccio al mondo dell'oralità non ha la pretesa di essere filologico, eppure, in fondo lo è, perché grande è il merito di chi, abilmente, fonde nuovo e vecchio per veicolare ancora e imprimere nella memoria le radici della propria terra.

Il gruppo così riunito resta ancorato alle radici dei luoghi d'origine per parlare, per cantare di un popolo, anche di quel popolo scosso che si sta rialzando. Affidano ai canti tradizionali, al fulcro della cultura popolare il loro personale messaggio di speranza e di rinascita, nutrito di una luce silenziosa, senza clamori. E sullo sfondo "Ride la luna 'n cima alla Majella" e colora all'imbrunire la bellezza delle valli.

Commenti (0)

Per commentare devi fare

    Gallery

    Community