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Appunti di Antimafia – Breve storia delle azioni della ‘Ndrangheta e di coloro che l’hanno contrastata

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Arci Nazionale

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Appunti di Antimafia – Breve storia delle azioni della ‘Ndrangheta e di coloro che l’hanno contrastata

Campagna terminata
  • Raccolti € 211,00
  • Sostenitori 16
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Libri & editoria

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Il Progetto

L’Arci ti chiede una mano

Sostieni 'Appunti di Antimafia 2' e aiutaci a costruire questo piccolo ma importante progetto: uno strumento per trasmettere i valori della legalità e della cittadinanza attiva e  responsabile nelle future generazioni.

Il libroAppunti di Antimafia è un progetto promosso dall’Arci, volto a favorire, soprattutto tra le giovani generazioni, la comprensione delle origini del fenomeno mafioso e a raccontare le storie di chi vi si oppose. Dopo il volume, prodotto nel 2016, dedicato alla Mafia siciliana, quest’anno l’Arci ha deciso di realizzare un secondo volume, ‘Appunti di Antimafia 2’, dedicato al fenomeno della 'Ndrangheta.

Grazie anche al contributo di chi vorrà sostenere il progetto, la pubblicazione presenterà il racconto cronologico degli eventi e delle dinamiche che hanno portato alla nascita e allo sviluppo della 'Ndrangheta in Calabria, il racconto dei movimenti che le si sono opposti, la testimonianza delle vite di quanti l’hanno combattuta nel corso degli anni e di chi la combatte anche oggi, spesso mettendo in gioco la propria incolumità.

Lo scopo è quello di fornire a giovani e meno giovani un manuale di conoscenza dei fenomeni criminali agile e utile. Come già accaduto l’anno scorso, il volume sarà distribuito alle ragazze e ai ragazzi che partecipano ai campi della legalità, organizzati dall’Arci in molte regioni d’Italia con l’obiettivo di sviluppare un percorso di sensibilizzazione verso la legalità democratica e la pratica della cittadinanza attiva.  Ma non solo! L’impegno dell’Arci è infatti quello di creare una piccola collana che, oltre che nei campi della legalità, possa essere utilizzata per laboratori e iniziative di sensibilizzazione nelle scuole.

La consapevolezza di cosa sia la mafia non può non passare anche dalla conoscenza storica del fenomeno. Diversamente si rischia una banalizzazione della mafia, una caratterizzazione semplicistica che si limita alla dicotomia dei “buoni” e dei “cattivi”, tralasciando le radici sociali che garantiscono un consenso sociale diffuso che permette il radicamento territoriale delle organizzazioni criminali.

Per tutti, e a maggior ragione per le giovani generazioni che attraverso i campi della legalità si preparano a vivere la loro esperienza di cittadinanza attiva, è necessario avere strumenti formativi che permettano di avvicinarsi allo studio dei fenomeni criminali, conoscendoli per capirli, e capendoli per poterli contrastare.

Se vuoi farti un'idea di come sarà il secondo volume di Appunti di Antimafia scarica QUIun estratto dal volume 2016

I curatori

Il manuale sarà curato da:

Francesco Filippi

Storico, collaboratore della Fondazione Museo Storico di Trento. Con Arci e Deina si occupa della formazione storica dei ragazzi dei viaggi della memoria ad Auschwitz e già curatore della parte storica del manuale per i Campi della legalità in Sicilia, “Appunti di antimafia – Breve storia delle azioni di Cosa nostra e di coloro che l'hanno contrastata”.

Dominella Trunfio

Giornalista impegnata nel sociale, si occupa di ambiente, migranti e cronaca estera. E’ autrice del documentario “Vivere bene non si dice”, sulle condizioni di vita e di lavoro degli immigrati in Italia e del reportage “Viaggio tra i beni confiscati in Calabria”. Collabora con diverse testate giornalistiche. Ha vinto il Premio giornalistico Alessandra Bisceglia 2011 per la comunicazione sociale e ha ricevuto una menzione speciale nel Premio Lorenzo Perrone 2012 Informare è prevenire, con l’inchiesta “Famiglia distrutta da sostanze tossiche”.

Come utilizzeremo i fondi


I campi della Legalità

Quello dei campi della legalità è un progetto a cui l’Arci tiene molto che negli anni ha saputo da un lato dare un contributo di lavoro volontario alle cooperative che operano sui beni confiscati alle mafie, rappresentando anche la simbologia della riappropriazione pubblica dei beni riassegnati, e dall’altro ha rappresentato un’occasione di comprensione del fenomeno mafioso, soprattutto per i giovani.

Commenti (7)

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